Per ora pubblico solo alcune foto, non appena avrò tempo, farò anche il resoconto della giornata... A presto!!
Le previsioni per oggi non promettevano nulla di buono (in pratica era solo da andare a mare a prendere un caffè) e noi, un pò prevenuti, decidiamo di avventurarci magari non allontanandoci troppo dalla zona di varo. Scegliamo inoltre di scendere direttamente all'altezza di Lido Conchiglie ed andare giù verso Gallipoli.La prima difficoltà era quella di trovare un posto riparato per poter entrare in canoa senza prendere acqua o capovolgerci; per fortuna la nostra atleticità e l'uso dei 'tutù' impermeabili hanno reso facile il tutto. La nebbia avvolge la costa di Gallipoli, mentre le onde alte rendevano la sfida di oggi molto fisica ma emozionante e divertentissima!!A tutto ciò si contrapponevano 2 cose:
la totale assenza di mangiate (nonostante avessimo provato sia a pescare a diversa profondità, che a tradire il nostro Tormentor con un cucchiaino) e il panorama che, procedendo in direzione del faro, perdeva progressivamente tutta la sua selvaggia bellezza lasciando il posto a costruzioni e palazzi che ricordavano l'Albania!!Decidiamo quindi di fare retro front (l'equipaggio di una motovedetta dei Carabinieri che ci era passata vicino ci guardava stupefatti del nostro coraggio)... Ma, mentre stavamo ritirando l'artificiale per zavorrarlo, vediamo una mangianza a pelo d'acqua con protagonista qualcosa di grosso; decidiamo di fare un loop, ma nulla... Per tenere alto il morale della truppa, facciamo una scommessa: la prossima colazione se torniamo a riva con almeno un pesce! Io scommetto 'si', Sandro è per il 'no'...
Vincerà lui, ma almeno ci abbiamo creduto fino alla fine!!Stupendo affrontare le onde alte sotto la scogliera della montagna spaccata, con la canoa che si impenna tra schizzi di schiuma bianca e l'acqua che si infila nella giacca di Sandro!! Scesi a riva ci intratteniamo con un anziano signore ed intanto ci concentriamo sull'arrivo di 2 individui sulle loro canoe ultra-light: uno simile a Reinhold Messner che sfidava il mare a torso nudo (uomo d'acciaio) e l'altro in stile mr. Bean che, sotto riva, al momento di scendere, si cappotta tra l'ilarità generale!!
Ahahahahahahahah... Poi facendo mooolto finta di non sapere, hanno tentato di carpire un sacco di informazioni sfruttando la nostra secolare esperienza... Chiamali fessi!!
E' stata davvero una lotta molto tosta e, anche se solo per 2 ore, abbiamo dato fondo a tutte le nostre energie per domare e avere ragione sul mare in queste condizioni!!
Passati i giorni di temporale, torniamo sulla nostra spiaggia preferita per trascorrere una bella serata di pesca. Che differenza da questa estate!! Niente bagnanti, niente folla, nessun problema di spazio... Una spiaggia tutta per noi!!Ci sistemiamo dove le onde si frangono nel modo migliore e, neanche fosse stato l'attacco di famelici piranha, subiamo l'assalto di decine di zanzare decise a fare di noi un lauto banchetto!! Ma perchè mi dimentico sempre l'anti-zanzare?!?!Per fortuna, non appena il vento è cambiato, sono sparite l
asciandoci in pace. Nell'attesa di qualche mangiata, decidiamo di piluccare alcune polpette che avevo comprato per l'occasione. Avevo, infatti, acquistato delle vaschette di prezioso cibo che avrebbe dovuto aiutarci a superare questa fredda nottata: cannelloni ripieni, penne al ragù, polpette fritte e salsiccia con patate!!
Con questo armamentario al seguito, ben poco ci sarebbe importato di cosa avessimo preso... Cibo a parte, abbiamo preso delle belle mormore... Si, ABBIAMO!!! Perchè infatti Anthony ha infranto la sua maledizione pescando il primo pesce con la sua nuova canna (comprata a luglio) e, non contento, facendo anche il bis!!!Ma tutto ha un prezzo: ha perso 3 terminali sul lancio...
Ha fatto anche la prova di un nuovo segnalatore di abboccata: 2 campanellini (stile collare di muscio) con un morsetto che serve per agganciarlo al cimino della canna. Dopo qualche lancio, però, è finito allegramente nella cassetta degli attrezzi... Anche io l'ho provato ed ha segnalato una bella abboccata!!La serata continuava tranquilla, anche in compagnia di 2 simpatici gattini che curiosavano tra le nostr
e cose e si affacciavano nel secchio ad osservare (affamati) le nostre mormore. Ad un tratto la mia canna si piega bruscamente; io ferro alla svelta ed inizio il recupero... Sento che è qualcosa di grosso e arrabbiato e decido di tarare meglio la frizione ma, in quel mentre, si slama e a riva torna solo il mio terminale intatto (a differenze delle altre sere che tornava mutilato)... E' diventata una questione seria: ti tirerò fuori prima o poi!!!L'umidità si fa sempre più assassina e rimaniamo con un ultimo americano. Lo innesco sul terminale di Anthony e, per c
ompagnia, lancio anche il mio dopo aver sistemato dei rimasugli di esche grandi quanto una capocchia di fiammifero... Il risultato? Io prendo una mormora mentre lui perde il tutto forzando il secondo lancio...
Ormai 'nfrizzuliciati e bagnaticci, torniamo alle nostre case per il meritato riposo!!
Passata la festa patronale di San Giuseppe, si smaltiscono i vari pranzi e la cupeta con una bella battuta di traina in canoa!!
Il tempo sembra proprio bello, e nonostante un risveglio faticoso (le ore piccole dei giorni precedenti hanno contribuito) tanto che andavo girando dentro e fuori casa di Sandro inspiegabilmente con il cappellino in mano e gli occhi da film di zombie... A confronto, un tossico era più arzillo!!
Ma vabbè, una tazza enorme di caffè e l'entusiasmo per ciò che mi aspettava, mi hanno subito fatto riprendere!!
Intanto Sandro mi mostra la sua nuova crezione: un piombo con gancio, da 25 grammi, di forma affusolata (non più a bomba).
Arrivati sul posto, scesa la canoa in acqua, già dopo le prime remate in quel meraviglioso e calmissimo mare, filiamo il Tormentor nell'attesa di sentire il canto più melodioso dei sette mari.... Le sirene? Macchè, la frizione del mulinello!!
Canto che oggi tarda un pò ad arrivare... Ci iniziamo subito a chiedere cosa fosse che non andava, magari la velocità, o la profondità di traina o altri vari problemi assurdi o meno... Ma ecco che i nostri pensieri vengono interrotti da uno strike!! Un piccolo tombarello ci raggiunge a bordo...
La mattinata continua così, con poche emozioni e senza vedere alcuna aguglia saltare... Arriviamo dunque a Santa Caterina e scendiamo al nostro solito bar per un cornetto e il caffè, solo che oggi non arrivavamo a coprire il prezzo intero della consumazione e la proprietaria, ormai diventata nostra amica, ci abbuona l'eccedenza... Ah, 'ngarbata!!
Sotto un cielo che si faceva sempre più argenteo decidiamo dunque di provare almeno a superare il record di distanza e ci spingiamo qualche centinaio di metri oltre Lido Conchiglie e qui ci dà il benvenuto un paesaggio incredibilmente suggestivo, con le dune in primo piano e in lontananza l'alta scogliera inverdita dagli alberi; il tutto, associato al nostro movimento, dava un particolarissimo effetto ottico!! Spiaggiati su una parte di costa, ormai spoglia dei colorati ombrelloni estivi, facciamo qualche foto (non mancano i signori che, attirati dalle nostre prede, si avvicinano facendo domande interessate) prima di ripartire...
Appena lontani da lì, fa visita al nostro artificiale una figura pericolosa e non tanto voluta: una piccola e velenosissima tracina. Le manovre di slamatura, già rese più difficoltose dal fatto dello stare in canoa, dovevano anche essere eseguite con la massima cautela... Il momento si è risolto con uno spezzatino di parasaula!!
Nel tornare ci sorprende una lievissima pioggerella, ma il cielo su di noi, ancora senza nuvole, ci faceva stare tranquilli.
A poche centinaia di metri dall'arrivo, però, dalla nostra destra si stava minacciosamente avvicinando un nuvolotto nero nero, ma noi lo abbiamo snobbato perchè al nostro pesciolino si era attaccato un altro bel tombarello ed un secondo ci era sfuggito...
A riva ci intratteniamo con gli altri pescatori che avevano preso ben poco e intanto sistemiamo tutta l'attrezzatura con in sottofondo il rumore di un temporale che si avvicina lesto a noi; mancava solo di caricare la canoa sulla macchina quando una pioggia infinita si abbatte su di noi facendoci zuppi!! Inizialmente cerchiamo riparo in macchina, ma subito dopo decidiamo di affrontare il diluvio (il tutto mentre un tale su una imbarcazione rossa tornava velocemente sulla terraferma) per caricare la canoa e fuggire alle nostre dimore... Che giornata, partiti con il sole che ci asciugava i vestiti e arrivati con il temporalazzo!!!
Sveglia alle 5, dopo una giornata di recupero, si torna a pescare con Sandro e la canoa...
Spettacolo impagabile vedere albeggiare da dietro la scogliera!!
La mattina presto però non è indicatissima alla traina e ce ne rendiamo conto poichè, fino a Santa Caterina, abbiamo preso un solo tombarello...
Pausa con caffè e cornettazzi, e prima di ripartire, incontriamo un amico di Sandro, che, vestito tutto tecnico e fashion, si intrattiene a parlare con noi... Ad un certo punto, guardandomi, se ne esce dicendo "lui però non lo vedo tanto convinto..."!! Beh, caro mio, le apparenze ingannano, e te lo dimostrerò...
Prima di tornare in mare ci dice che aveva avvistato delle ricciolette il giorno prima andando a sub... Pertanto ci muoviamo in direzione '4 Colonne' e, il primo strike è proprio una riccioletta!! Facciamo altri 2 loop in zona ed ecco un altro simpatico tombarello...
Mentre il sole iniziava a farsi alto, ci spiaggiamo a Lido Conchiglie; ci riposiamo pochi minuti e ripartiamo... A pochissimi metri dalla riva, mentre ancora stavamo filando l'esca in mare, un denticiotto si butta avido divenendo nostra preda!!
Che fare? Tanti loop consecutivi in quell'acqua limpida e dal fondale così bianco da sembrare una piscina olimpionica!! E qui ancora un denticiotto ed una bella perchia!!
Quasi non velavano farci tornare a casa...
Abbiam dovuto lasciare a forza quel tratto di mare (con la promessa di tornarci quanto prima) e fare rotta verso casa...
E qui, sarà stato il sole alto nel cielo, la frenesia dei pesci è diventata senza limiti e le abboccate si sono susseguite in numero altissimo!!
Degne di particolare nota sono 2 belle catture: prima un'occhiata di tutto rispetto e poi una combattivissima palamita che faceva piegare la canna all'inverosimile e cantare la frizione senza sosta; ma noi, sprezzanti della resistenza del terminale micidiale preparato nella notte dalle esperte mani di Sandro, abbiamo avuto la meglio e siamo riusciti a tirarla dentro la canoa... Però, non contenta, ha iniziato a 'saltare' all'interno del mio pozzetto facendo conficcare l'ancoretta del Tormentor nel mio innocente polpaccio... CHE DOLOOOREEEE!!! Vederla appesa all'artificiale, appeso penzolante alla mia gamba è qualcosa degna dei migliori film di Dario Argento!!
Mentre remavamo verso casa da lontano avvistiamo una coppia in canoa; contemporaneamente parte la frizione e iniziamo il recupero. Passando affianco a noi salutiamo e ci chiedono se si pescasse, noi rispondiamo loro di attendere e, proprio sotto i loro sbalorditi occhi, tiriamo fuori un bel tombarello... Sono soddisfazioni!!
Il mare si faceva sempre più mosso e noi, superato anche il punto di partenza, ci dirigiamo non paghi verso il lido Litos decisi a dar fondo a tutta la nostra forza... E il mare, già tanto generoso con noi, ha voluto farci un ultimo regalo con una piccola occhiatina...
Tornati con i piedi per terra, Sandro mi mostra l'orologio; lo guardo con volto interrogativo e mi fa notare, così piano piano poco poco, che stavamo in mare, remando, per ben 6 ore!!! A riva, poi, un bimbo in età da scuola materna si avvicina e ci chiede di fargli vedere i pesciolini, gliene mostro uno e lui con fare innocente ringrazia e tenta di portarselo via... NAAAH!!
In macchina Sandro mi spiega che la giornata di oggi è stata una giornata da record poichè abbiamo: superato il precedente record sulla distanza, infranto il record di durata e stabilito quello sulla quantità di pesce pescato a traina!!! Da essere fieri!!


Lo squadrone della morte è pronto per la pesca!! Quattro intrepidi temerari (io, Anthony, Marco e Andrea), armati fino ai denti, hanno dichiarato guerra alle mormore in questa umida serata d'Agosto!! Ci schieriamo sulla riva (mitico il portacanne di fortuna di Anthony, in purissima altissima levissima arte di arrangiarsi) e, neanche il tempo di fare il primo lancio, ormai quasi come sempre, si avvicina a noi un tale che inizia a fare le solite domande...Ma costui era diverso dagli altri: ci rivela subito di essere un surfcaster di un certo livello (già già...) e si prodiga affinchè i vermi non vengano tagliati (Anthony si è preso un bel rimprovero) innescandolo per lui, critica il mio metodo di lancio laterale invitandomi a lanciare con la canna dritta, si offre di fare lui qualche lancio (e lo fà), va e viene ad intervalli regolari chiedendo aggiornamenti e prendendosi la libertà di controllare le nostre canne!!!Ora, mentre gli altri stavano ancora preparandosi, io lancio una delle 2 canne che avevo portato, innescata con l'americano... Subito una bellissima mormora sui 17 cm finisce nel nostro secchio, facendoci presagire l'esito della serata!!Infatti a quella si aggiungeranno altre belle mormore prese da me e da Marco... Il tutto condito dalla rabbia di Antony che, a causa di una maledizione a vita, anche oggi è rimasto a secco, ma che si consolerà con il bis di... Ve lo dico dopo...Anche questa sera però i problemi non sono mancati: per prima cosa abbiamo perso un valido elemento del gruppo il quale, spirato il mulinello, si è sistemato in stile Papa deceduto e si è abbandonato tra le braccia di Morfeo per ben 2 ore (onore ai caduti -.-); per secondo, un intreccio di fili di 3 canne (la mia seconda, Anthony
e Marco) mi ha costretto ad un delicato intervento di 'disinnesco' che è costato a Marco il pesciolino che aveva all'amo... Scusaaaaaa!!! Tanto era piccolo e comunque lo dovevi rilasciare come ho fatto col mio...Mentre la serata scorreva tra scherzi e pesci, ecco il tale di prima staccarsi nuovamente dalla propria famiglia e venire verso di noi con in mano qualcosa.... Sembra un piatto... Si, lo è, anzi, sono 2 sovrapposti... Nooo, bellissimo!! Ci Ha portato delle ali di tacchino appena arrostite!!! Quando mai un evento del genere!?!?!?!? Ringraziamo e animalescamente ci buttiamo a capofitto spolpando quella carne succulenta, e profumosa nonostante avessimo già ingurgitato i nostri bei paninazzi (per farvi capire, il mio era con melanzane fritte e prosciutto crudo) e fatto fuori tutte le riserve di birra
!!!Divise le porzioni, rimaneva solo un pezzo di carne... La crianza, come si suol dire... All'unanimità lo offriamo al caro Anthony!! Il tutto mentre Andrea, preso ancora dal sonno, si lascia sfuggire di mano il resto del suo arrosto, che si ricopre di infiniti strati di sabbia....Decidiamo di iniziare a raccogliere i ferri e, mentre i giochi pirotecnici della festa di Santa Cesarea ci facevano da sfondo, io lancio l'ultimo americano... Dopo neanche 5 minuti recupero per controllare e anche stavolta trovo il bracciolo tranciato di netto!!Sono sempre più convinto che lì sotto ci sia qualcosa di enorme e cattivo, e vi prometto che un giorno lo tirerò fuori (e non capite male!!)...
Ed ecco che è arrivato il momento di mettere al fuoco il frutto del nostro lavoro!! E il modo migliore è proprio quello di organizzare la Prima "SAGRA DI PESCA: Noi e il nostro Pesce!"...
Giro di telefonate per inviare gli inviti a chi, venendo a pescare con noi almeno una volta, si è guadagnato il gettone per poter partecipare a questo pranzo esclusivo!!
Alla fine ci siamo ritrovati solo in pochi eletti: io, Anthony e Francesco (alias dottor Ringhio).
Il menu (un vivissimo grazie alla cuoca, mia mamma per l'occasione) prevedeva:- Cocktail di benvenuto furto dell'alba
- Gallette con gamberi del Sol Levante
- Bavette alla Michael Jackson
- Allegoria di spigola in carta d'argento
- Fritto dritto con giusto gusto
- Shuttle al limone con scia di liquirizia
Il tutto inondato da vino bianco modenese, così, per essere un pò internazionali...
Torniamo a noi!
Ritrovatici tutti 'Sottocasamia', iniziamo i consueti preparativi: tovaglia bianca (che a fine pranzo è più 'decorata' di un generale), piattame, forconi, pentola per la pasta e forno (piccola impresa incendiaria)!
In tutto ciò, tra foto e cazzuolate varie, io preparo il cocktail mentre Anthony apre la propria mente (per fortuna solo quella, almeno fino a fine pranzo) nella preparazione dell'antipasto, sfoggiando una maestria pari a quella che usa nel lancio della canna, d'altronde non è da tutti arrangiare un piatto da 'niuvèl chiusìn' con ingredienti di dubbia provenienza riesumati nella dispensa!!Nel frattempo vado a calare le linguine, ma per colpa di un coperchio chiuso un pò così, mi si riversa sulla mano un'ondata di acqua bollente!! Che dolore!!
Subito la metto sotto l'acqua corrente mentre Anthony preleva dal suo kit di pronto soccorso lo spray-ghiaccio... Alla fine elaboro uno strumento di automedicazione da paura (si può osservare nella foto): un guanto di lattice tagliato ad hoc in cui ho inserito delle fettine di patata a stretto contatto con le parti ustionate... Il dolore è passato e non ci sono state complicazioni più gravi; viva la patata!!
Continuando a riempire i nostri stomaci con queste prelibate pietanze, si arriva al momento della portata regina: dal forno escono caldi caldi 4 cartocci al cui interno è racchiusa una meravigliosa spigola!! Soave e delicato il profumo, eccezionale il sapore!! Mi auguro di pescare ancora altre spigole in futuro per poterle vedere dentro uno di questi cartocci...
Francesco è anche sopravvissuto, senza strani effetti collaterali evidenti, all'assaggio della sua spigola maculata; poi non so cosa gli sia successo una volta tornato
nella sua dimora, ma ho sentito
delle strane esplosioni in lontananza... Mah!!E c'è stato pure il posto per una bella frittura di mormore e gamberetti, che assieme al vino, scendevano giù che era una meraviglia!!
Non poteva mancare infine il gelato al limone per favorire la digestione e rinfrescare l'alito...
Ragazzi miei, torniamo subito a pescare perchè la prossima sagra si avvicina... E prevedo che saremo veramente in tanti!!! Aspetto i vostri commenti...
Giunti sul posto, notiamo la presenza di vari tizi che, armati di fiocina, stanno facendo piazza pulita di polpi e quant'altro si trovi sul fondale, mettendo il tutto in cestini di vimini così da spargere in giro le spore... e che sono, funghi?! Certo che noi non eravamo messi meglio perchè entrambi non avevamo portato il retino portapesce e ci siamo dovuti arrangiare con le buste di plastica!!
Dopo qualche remata arriviamo lì dove il GPS nel cervelletto di Sandro segnalava... Il suo posto magico!!

Alle prime calate ecco qualche sciarrano ('cannuli' per la gente del posto) e qualche donzella (conosciuti come 'cazzi ti rre'), ma nulla poteva farci presagire l'arrivo di un famelico banco di boghe (le 'ope') che ci regalerà la gioia di numerose catture e un mare di cacca puzzolente sui nostri vestiti!!
Io ho dovuto cambiare amo per 2 volte poichè nella loro frenesia alimentare, avevano sfilacciato il mio fluorocarbon, e ciò ha notevolmente rallentato il mio pescare (oltre alle innumerevoli operazioni che stranamente mi venivano riservate), ma tutto sommato ho portato a casa quasi un chilo di buon pesce; il Sandro invece ha fatto piazza pulita ed ha portato a casa un bel chilo e mezzo di roba!! (nella foto c'è la mia parte del pescato).
Nel frattempo, ci si accostano altre imbarcazioni, nella speranza di pescare quanto noi; qualcuno ci riesce, qualcuno no e dopo essere stato in assetto d'attacco per un sacco di tempo, in un impeto di stizza, prende la propria canna e la scaraventa sulla barca!!
E continuiamo così finche non rimaniamo senza esca e rientriamo alla base...
Premoi per il pesce più grande alla perchia che ha preso Sandro, mai vista una di tali dimensioni!! In definitiva, proprio una pesca da "trenta e l'ope"!!!!
Dai, poche parole su questa serata un pò deludente...
L'invito partito da Marco (ricordate? qualche post fa doveva essere il nostro portacanne) era per andare a pescare sulle rive adriatiche ma un mare impossibile per le nostre capacità ci ha spinto a ripiegare sullo Ionio, che per contro era così calmo da non presagire alcuna cattura...
Oltre a ciò, ci ha accompagnato pure la maledizione da parte di Andrea, graziato dall'ingrato compito di prossimo portacanna perchè, post eventum, scopro che la sua spregievole azione è stata conseguenza di una ancora peggio: il caro Marco aveva versato nel lavandino 2 Warsteiner dimenticate nel frigo e scadute da tempo immemore!! Mostro!!
Arriviamo in spiaggia e lì ad 'aspettarci' troviamo orde di bagnanti di ogni genere (tra cui un gruppo di ragazze che giocavano a pallone e palleggiavano e facevano giochetti meglio di quello zingaro di Ibrahimovic!! Maledette..); non trovando uno spazio per iniziare ad allestire la nostra postazione, decidiamo di buttarci in acqua nell'attesa che un pò di gente tornasse alle loro case...
Mentre cammino, noto che da sotto uno scoglio fa capolino un bel polpo!! Lo voglio pescare, ma non avendo con me alcun retino o arpione (promemoria: recuperare arpione dalla barca dello zio) ripiego sulla montatura da vivo innescando un bibi (al negozio avevano pure finito le arenicole): afferra con i suoi tentacoli l'esca e la mangia voracemente... Ma in tutto ciò i miei ami non si infilzano nelle sue collagenose carni e, al secondo tentativo, non si fà ingannare e lascia il bibi a mollo. Amen!
Quando poi abbiamo iniziato l'azione di pesca, ecco le nostre speranze sfumare quando ci rendiamo conto che non c'e nulla che sta mangiando alle nostre esche! Io tiro su un bavosone, mentre Marco quattro mormorine nane che subito innesco vive al terminale sopracitato nell'attesa di qulacosa di grosso... Che c'è stato, ma più che di pesce si è trattatato di un altro polpo che, ahinoi, è scappato lasciandoci con un palmo di naso!!
Decisione drastica e avventata: raccogliamo tutto e andiamo al bar della Serena mia a bere Nastro Azzurro, Unicum e giocare a briscola!!
Andrà meglio la prossima volta, gente!!
Scheda tecnica: il bibi (sipunculus nudus) è un sipunculide che si presenta come un piccolo cetriolo (più che altro ha una forma vagamente fallica), con la pelle rosacea rivestita di una cuticola quadrettata durissima. L'interno è pieno di un liquido trasparente che tende a fuoriuscire all'innesco. La sua lunghezza massima è anche oltre il mezzo metro e rappresenta un'esca micidiale dalla spiaggia, soprattutto per saraghi, orate e ombrine. Questi piccoli vermi vivono interrati nel fango o nella sabbia dove formano piccole gallerie; si distinguono dagli anellidi per la totale assenza di setole e segmentazione. Appena vengono toccati si inturgidiscono, il loro sistema nervoso è ridottissimo e non hanno sistema circolatorio e apparato respiratorio. Che c'è? Vi fanno schifo? Ho capito, scommetto che siete di quelli che non conoscono neanche i Rotiferi!!!