Era da un sacco che non scendevamo in spiaggia per pescare e finalmente siamo riusciti ad organizzarci!! E lo abbiamo fatto in grande stile scegliendo di impiegare l'intera giornata per prepararci all'evento!!
In mattinata abbiamo dato un'ultima revisione ai terminali, tra cui quelli con il cavetto d'acciaio... Cavetto d'acciaio??? Si, perchè dove siamo andati a pescare non è raro che possano mangiare gronchi, serra o altri predatori di grossa taglia! E stasera ce ne renderemo tristemente conto... Ma questo lo leggeremo dopo...
Vado quindi a comprare un pò di esche: americano e muriddu come vermi (erano appena arrivati al negozio) e poi mi reco nelle pescherie per cercare le sarde... Nulla!! Tutte finite!!! Sarebbero arrivate (forse) nel pomeriggio ma noi non ci saremmo stati. Mi rassegno e prendo qualche calamaretto da innescare o intero o a tranci.
Nel primo pomeriggio partiamo per affrontare i 60 km che ci avrebbero portato a sud... molto a sud!!
Per strada (ebbene lo ammetto, ho preso la direzione errata per 2 volte, la prima perchè sovrapensiero, la seconda per iniziativa personale) abbiamo caricato anche lo zio, conoscitore della zona, che ci avrebbe portato su alcuni punti papabili.
Scegliamo la zona e ci avventuriamo a piedi per decretare il posto più adatto a calre le canne; c'era un piccolo canale che portava ad un bacino interno e lì ho subito pensato alle spigole... Percorriamo il muretto che delimita questo canalone 2 cose catalizzano la nostra attenzione: un vecchio intento a pescare e una bella figliola col costume giallo con gli slip un pò troppo calati... E sedendo e mirando, ecco il buon Andrea perdere uno dei suoi nuovi sandali nel canale, e giù a scollare santi perchè da lì a poco avrebbe dovuto immergersi nelle acque torbide di quel corso d'acqua!!
Mentre ci appropinquavamo lungo un paio di insenature interessanti, ma ricoperte di alghe spiaggiate, lo zio ci raggiuge dicendo di aver visto saltare un pesce enorme; e lo vediamo anche noi con i nostri occhi!!! Decidiamo quindi di sistemarci lì, nonostante vedessimo affiorare a riva degli scogli e quindi essere a rischio incaglio.
Gettiamo le prime canne innescate con i vermi e vediamo saltere, proprio vicino a noi, un grosso pesce (dalla coda un grosso carangide, ricciola o leccia non so) e subito prepariamo l'innesco al cavetto d'acciaio: un piccolo calamaro innescato intero...
Non succede nulla finchè da lontano non sentiamo un sibilo di frizione: qualcosa di grande e cattivo ha gradito le esche di Andrea, il quale non fa in tempo a regolare la frizione che si spezza il filo all'altezza della lenza madre!!
Decide anche lui di passare al cavetto d'acciaio innescato con un filetto di calamaro fatto flottare e illuminato da uno starlite.
In tutto ciò, mentre Anthony si distrae, la sua canna si piega quasi a metà per 3 volte, ma al recupero si rende conto che il suo terminale è stato tranciato a metà!! Ci sono cose grosse e molto arrabbiate!!! Per la cronaca, perderà 3 terminali questa sera, io solo 1 all'ultimo recupero.
L'unico pesce che giungerà a riva è un saraghello che ha gradito il mio innesco misto americano/muriddu, e nulla più.
La serata si è conclusa così, con le emozioni di qualcosa di grosso che potevamo portare a casa ma che ci ha fatto fessi usando la sua forza bruta. Spot da riprovare coscienti delle potenzialità... E voi che ne pensate?
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