BENVENUTI (12/06/2009 14.06 è nato!!)


Ho creato questo blog per tutti gli appassionati che vorrebbero andare a pescare ma non trovano con chi andarci!! Questo è un problema molto comune, poichè scopri solo per caso che c'è altra gente che come te, non trovando compagnia, tiene le canne asciutte dentro casa...
Certo, per molti pescare da soli è il massimo del relax, ma se si è in compagnia ci si diverte di più e nel caso di una giornata poco fruttuosa non si torna a casa con il morale sotto la sabbia di sotto le scarpe!!
L'utitlità di questo blog è appunto quella di poter organizzare battute di pesca in compagnia, oltre che di poter finire immortalati con le più belle catture da noi realizzate!!
Perciò, quando vi solletica il desiderio di andare a pesca, non grattatevi, accendete il pc, collegatevi qui e lasciate un commento!! In men che non si dica, organizzeremo l'evento e faremo fare un bel bagno ai nostri ami!!
Ciao a tutti da Pier Mastro...

FAQ - Frequently Asked Questions


Se nel mare dei vostri pensieri non sapete come muovervi e a quale amo attaccarvi, lasciate nei commenti tutto ciò che avreste voluto chiedere ma non avete mai avuto il coraggio di farlo... Io per voi Faccio Anche Questo, svelando i misteri più arcani di questo meraviglioso sport!!

NATI SUGLI SCOGLI - rock fishing 28/08/2016

Ultima domenica di agosto e ultimo giorno di ferie per la maggior parte di noi. La voglia di andare a pesca è tanta e le intenzioni sono delle più bellicose! Non volevamo risparmiarci nulla e allora convoco l'intero club al completo. Andrea, oramai spinner professionista, ha declinato l'invito ma ci seguiva lo stesso per l'organizzazione. Marco ci ha ringraziato ma non poteva ed ecco siamo rimasti io, Anthony, Francesco e un ospite gradito che per una questione di privacy chiameremo Eugenio.


Dato che la mia barca per quel giorno era impegnata, optiamo per noleggiarne una a Castro o in un altro luogo ben più pescoso di Porto Cesareo. Era quasi fatta ma tutto rimane incerto fino a tarda notte: quel sabato sera infatti sarebbe stato devastante... Il primo a dirci che non sarebbe venuto è stato Eugenio, che rischiava di risvegliarsi addirittura a Taranto. Le nostre speranze erano allora concentrate su Francesco ma galeotto fu Facebook che con una foto live ci ha rivelato che il nostro amico era in discoteca ad ubriacarsi soavemente di musica, alcol e belle donne. Alla luce di ciò, io e il vicepresidente abbiamo ritenuto opportuno un CdA straordinario e sorseggiando una birra sotto la suppenna del suo giardino si è deliberato che l'indomani avremmo pescato da riva. Come orario avremmo aspettato notizie dal Franz... Notizie che, come intuitivo, non sarebbero mai arrivate.


E fu notte e fu mattina, è domenica.
Anthony passa a prendermi, decidiamo lì per lì lo spot e ci avviamo...  solo a pochi km dall'arrivo ecco resuscitare Francesco che in pieno post sbornia ci annuncia che non sarebbe venuto (ma va?!)...
Lo spot nuovo ci entusiasma tanto che ad Anthony non importa di far grattare la coppa dell'olio sugli scogli; per fortuna non era la sua Astrid!


Io mi sistemo su uno scoglio impervio, lui va sulla punta accanto. Ci mettiamo subito in pesca e tiro su qualche bel pesciotto; Anthony invece combatte con le sue tre canne senza uscirne vincitore.
Pausa birra per noi...
Continuiamo a pescare e lo sento imprecare: aveva perso il suo raglou sul lancio.
Pausa pranzo; sistemo i pesci nella rete e lascio a mollo... Scorfani, donzelle, salpe e occhiate fanno a gara per finire al mio amo. Intanto Anthony ritrova il suo raglou magicamente impigliato al suo seggiolino.


Dopo quasi 6 ore di pesca decido di raccogliere armi e bagagli; lascio la mia rupe scoscesa e vado a trovare il mio compare di pesca. Appena prendo in mano il suo terminale capisco la causa delle sue mancate catture: aveva montato un amo di due anni fa...
Da buon coach gli aggiusto il finale e gli consiglio il punto dove calare l'esca. Inizia finalmente così a prendere una sfilza di salpe.



Resosi conto della mole delle catture, Anthony va a prendere il retino... Ma succede qualcosa... Lo vedo disperarsi... Le mani nei (pochi) capelli... Lo sguardo perso nel vuoto.... AVEVA PERSO IL RETINO CON I PESCI!!!
Prova a calarsi in acqua per cercarlo e si sfracella sugli scogli... Dopo poco riemerge e si ricorda che aveva messo il retino dalla parte opposta a quella in cui stava cercando. Benedetto figliuolo...


Oramai eravamo a pescare sugli scogli da 7 ore e scoglionati ma contenti decidiamo di tornare a casa.
Piccola nota triste: mio zio aveva perso la sicura del retino e pertanto non chiudeva bene; in balia delle onde abbiamo perso qualche pesce che è tornato a sfamare i granchietti degli scogli.

RICOMINCIAMO - pesca a fondo 13/07/2016


Saranno passati secoli oramai dall'ultima volta che ho scritto qui sul blog, anche perchè da allora l'unica cosa che le mie canne da surf hanno preso è stata solo polvere!!

Oggi la parola d'ordine è RITORNO: è ritornato Marco, da buon figliuol prodigo, dalle Americhe; è tornato pure quel polentone di un Francesco; Anthony è ritornato a fare cappotti ed io sono tornato a pescare lì dove da piccolino andavo la mattina presto a vedere i colibrì...

Che idillio!!

Le steppe da attraversare
La decisione della zona di pesca è stata incerta fino all'ultimo ma grazie al guizzo fatale del grande assente Andrea, oramai convertito allo spinning (si, perchè a lui il pesce piace grosso), i sentimenti e i presagi mi hanno portato lì dove se non ci fossero gli alberi potrei sentirmi proprio dentro casa.
La difficoltà però stava nel fatto che per arrivarci avremmo dovuto scarpinare per dune e macchia per una buona mezz'ora. Nulla di che, direte voi, ma fatelo zavorrati dell'attrezzatura e con la citilena che vi taglia la mano!

Ci mettiamo in pesca rispettando la tradizione che vuole a nostro supporto morale litrate di birra... La prima mormora che mi fa visita è dimensione "asian" e la rilascio in mare; il tempo di prendere una quintalata di steroidi ed ecco che ritorna di una dimensione tale da essere conservata e da far strabuzzare le palle degli occhi ai miei compari.

La serata è tranquilla, le zanzare latitano, in lontananza vedevamo le luci delle feste estive in paese ed il cielo era un brillio di stelle. Alzando gli occhi ho potuto pure cogliere al volo due stelle cadenti. De Filippo diceva "non è vero, ma ci credo" e pertanto esprimo due desideri... Il primo ancora non so se si avvererà, il secondo ci ha messo meno di un quarto d'ora per concretizzarsi: stavamo levando le tende e proprio mentre ritiravo una delle mie canne, sento una mangiata decisa; inizio a ritirare e sento che viene pesante ma senza scalciare, penso ad un grumo di alghe, ma ad un certo punto qualcosa mi tira verso il fondo... Penso "è lei! sta dando testate sulla sabbia per liberarsi..."; appena l'acqua inizia a diminuire e si sente già sulla griglia prova a divincolarsi ma inutilmente. Alla fine esce fuori una bella oratella di poco meno di mezzo chilo; complimenti e bestemmie da parte degli altri, foto di rito e ci avviamo per tornare.

ILLUSI!!! L'oscurità ci ha reso inabili a ritrovare il sentiero della rettitudine e abbiamo iniziato a vagare cercando la via della verità e della vita... Eravamo in un mare di erba alta, spinosa e non fumabile... Marco cercava di ritrovare la giusta direzione fiutando l'odore della sua auto ma la nostra puzza di sudore misto a bibi lo disorientava. Avremmo potuto vagare per ore e rischiare di morire per opera di uno Snorlax selvatico ma ci siamo salvati perchè nessuno di noi aveva il Pokèmon GO installato. Alla fine arriviamo sul primo sentiero e il fiducioso nonché ottimista Francesco esordisce con un "dai, siamo a metà strada!"; non sapeva quel che diceva, ci attendevano altri 20 minuti di zavorrata prima di poter arrivare alle umidissime macchine, fare la foto di rito e tornare alle nostre umili magioni!





Il bivacco di Francesco
















PESCA A FONDO 14/04/2013

L'aria della primavera risveglia i sensi e le passioni...E una passione mai sopita è quella della pesca!! Decidiamo quindi di fare la prima pescata del 2013. 



Ci siamo accordati nel partire presto, quando ancora fuori è buio. Il primo ad arrivare a casa mia è Antonio, carichiamo le esche e il cibo nella punticella e la tiriamo fuori dal garage... Siamo in perfetto orario!! Wow, non succede spesso.... Ma neanche il tempo di cantar vittoria che la batteria decide di abbandonarci!! Le opzioni sono 2: scaricare e caricare il tutto nell'altra macchina o spingere e farla partire...
Ovviamente optiamo per la seconda e suggerisco al buon Antonio di prendere la bidonmobile per spingermi più agevolmente; lui, obietta e da vero eroe si offre di farla partire usando solo la sua foza bruta... Il risultato? beh... Indovinate!!! ahahahahah
Prendiamo tutti (e giacchè carichiamo la fresa al padre di Andrea) e al volo decidiamo di fare rifornimento di caffè e cornetti; ci fermiamo al primo bar e mandiamo sempre lui a fare la commissione mentre io aspetto in macchina onde evitare di spegnerla... Passano i minuti e di Antonio con i cornetti nemmeno l'ombra, eppure il bar era quasi vuoto... Ipotizzando stesse facendo i sepolcri, invio Andrea ad effettuare una rimozione coatta del nostro messo il quale ci svelerà che la tizia al bancone era impostata a "velocità bradipo"....
Arriviamo finalmente sul luogo di pesca, ex campo di gara di Surfcasting, e ci sistemiamo... Il sole è già uscito nel cielo a illuminare d'azzurro il mare che si offre a noi in tutto il suo spettacolare splendore di calma e immensità!!
Sistemiamo le canne ed iniziamo a pescare... La prima cosa che non possiamo non notare sono i lanci (secndo lui) brevettati di Francesco... Mossi da spirito di squadra, gli facciamo una lezione al volo sulla tecnica dopo la quale abbandonerà per sempre (si spera) quel suo modo di violentare la canna; anche lui si rende conto del miglioramento istantaneo dei lanci che riescono a raggiungere distanze anche quadruple al suo solito!!
Mentre aspettiamo invano (ma consapevoli, data la calma del mare) qualche tocca, ecco spuntare i primi individui che approfittano della bella giornata per andare al mare la mattina presto. Dapprima una bella ragazza che reflex in mano cattura momenti preziosi di spiaggiosità... Inizialmente speriamo che si avvicini, ma quando vedo che con lei c'è un cane grande quanto un mulo a guinzaglio sciolto, personalmente inizio a ricredermi un po'!!
Dopodichè passa un tizio altitaliano con un'improponibile tutina azzurra ed in mano un paio di scarpe Ferrari che passeggia e, arrivato vicino a noi, ci augura ciò che non si deve mai dire a dei pescatori se non si vuol rischiare la vita; noi, facendo scongiuri, lo avvisiamo che "quella cosa" non si dice e lui risponde: "allora crepi il lupo!"... Se la canta e se la suona da solo!!
Ciliegina sulla torta è una coppia con un cane al guinzaglio che passa vicino alle nostre attrezzature, ecco il dialogo integrale:
Coppia: "buongiorno!!"
Noi: "buondì"
Andrea: "che bel cane, è un Golden?"
Lei: "no è una Labrador e la tengo al guinzaglio sennò si porterebbie via tutte le vostre cose!"
Io: "ah, allora non è una labrador, è una LaDrador!!"

La mattinata continua fin troppo tranquilla finchè un tale non decide che è arrivato il momento di accendere il trattore e di setacciare la sabbia dietro di noi... Ne approfittiamo per rifocillarci e in questi momenti riceviamo la telefonata del fratello di Antonio che vuole andare a fare un po' di subacquea e veniva a prendersi il fratello... Decidiamo quindi di ritirare armi e bagagli e seguirli in una nuova location!!

Dopo millemila chilometri arriviamo e, vedendo gente che cacciava dei bei pesciotti pescando da riva, decidiamo di provare anche noi. Purtroppo il fondale è per il 70% scoglioso e il rischio di incaglio per noi che eravamo attrezzati da sabbia era molto alto!! Come volevasi dimostrare al secondo recupero incaglio col mio paternoster migliore; mi dispiaceva perderlo e così prendo la coraggiosa decisione di calarmi!! Antonio mi ferma e si offre di andare al mio posto, ma ci ripensa; lo guardo e gli dico "tu cerchi la scusa per calarti in acqua, vero?! Allora seguimi!!"... Detto fatto, via stivali, calze e calzoni, entriamo in quell'acqua gelida in mutande!! Nemmeno entriamo che il terminalesi libera dalla morsa del fondo e torna a riva quasi a farci beffa... Vabbè, dopo essere stati ancora un po' a mollo decidiamo di uscire: Antonio in men che non si dica emerge sugli scogli, io, rischiando la vita più volte, riesco ad imitarlo...

Ci rivestiamo e torniamo in macchina per rincasare!! Il posto non è male e come ci confermerà Matteo, sul lato opposto della nostra avventura c'è una zona di sabbia che sarebbe proprio adatta a noi... Troneremo presto a fargli nuovamente visita!!


PS: mi sono appena arrivate queste foto di quel giorno:

l'alba con Andrea sullo sfondo


 a pesca comodi con Francesco


 la quintessenza del pescare


 i 4 dell'Ave Maria (e portali via!!)


 il nuovo spot di pesca con un tizio su uno strano mezzo a pedali







BOLENTINO 19/09/2012

Una bella pescata post festa di San Giseppu nuesciu era proprio l'ideale per mantenere il contatto con l'estate anche a settembre quasi concluso...
La giornata è delle migliori e questo ci fa sperare in una bella pescata condita perchè no, da un bagno tonificante!! Inoltre la sera precedente avevo anche terminato un mio terminale sperimentale per insidiare i polpi...
Ci prefissiamo la partenza alle 5.30 ma, come mi farà notare mia madre a tarda notte, è ancora buio e quindi si posticipa di un'ora...
Arrivati alla barca, però, succede l'imprevisto... Perdiamo una buona oretta a cercare di far partire il motore, finchè non scopriamo che qualche buontempone ci ha fatto lo scherzo della "pippetta"... MALEDIZIONE!!!!

Nel frattempo, mentre io ed il buon Anthony cercavamo di far partire il nostro mezzo, Francesco ha deciso di voler pescare nella darsena innescando un pezzo della sua sarda sotto sale 'nfitisciuta grande quanto la sua faccia: risultato? Il nulla, finchè impietosito dalla scena gli ho passato un gamberetto e consigliato di pescare con esso: risultato? Una mormora e una bella oratella!! (Figurati Franz, non c'è di che :P )...
Finalmente partiamo e ci dirigiamo al solito posto ma ci fermiamo prima perchè avevamo notato a pelo d'acqua una mangianza di lampughe... Caliamo le nostre esche (Franz con la sarda, io alternando gamberetti e calamari, Anthony con i gamberetti) ma non c'è nulla che possa entusiasmarci, così, dopo "la chiamata dei canonici" (no, non abbiamo ricevuto telefonate da don Salvatore e don Adriano, sono i 10 minuti entro il quale se non si prende nulla ci si sposta!!) leviamo le ancore e ci spostiamo...
Arrivati alla seconda destinazione caliamo le nostre esche e subito, neanche il tempo di sistemare la mia seconda canna, che ecco un polpo si aggrappa al mio terminale innescato a calamaro e finisce pronto nel nostro guadino!! Franz non vuole girargli la testa affermando che MAI E POI MAI SAREBBE SCAPPATO senza voler dare ascolto (ancora una volta) alle parole di chi, per esperienza, conosceva l'elevata intelligenza dei polpi dimostrata in laboratorio... Fu così che ho voluto concedergli il capriccio ma non perdendo mai di vista il secchio: come volevasi dimostrare, da lì a poco il cefalopode era arrivato sotto i piedi dell'ignaro Anthony (che alla sua vista ha sussultato) e a pochi centimetri dal buco di scolo della barca!!! Fatto notare al Franz che ancora una volta le sue teorie erano assurde, ho provveduto a rendere inoffensivo il polpo e giacchè assaggiarne un tentacolo (sashimi di polpo a prima mattina :Q____) il quale continuava ad attaccarsi e divincolarsi nella mia bocca!!
A questo punto, vedendo che c'era una discreta probabilità di presenza di polpi, ho montato il mio nuovo terminale ad hoc, finito di costruire la sera precedente!! Grazie a questo mio art attack ho pescato ben altri 3 polpi!!
E non sono solamente io a fare stragi di pesci, anche Anthony è in perfetta forma e farà registrare alle cronache ben 3 doppiette!! L'unico che farà però abbassare le statistiche è Francesco il quale, ostinandosi a non voler dare retta ai nostri consigli, a non accettare i terminali già pronti di Anthony e a procedere con tecniche di pesca assurde ed inventate da lui al momento, ha rischiato di tornarsene a riva a piedi.... Ma noi siamo buoni (per poco ancora!!!).
Dunque, arriva il tempo dello spuntino: croccantelle di Anthony e mostaccioli che avevo comprato alla festa... In tutto ciò iniziano a scarseggiare le tocche e dopo la chiamata di un altro canonico, ci spostiamo.
Cambiamo completamente zona e ci ritroviamo in mezzo ad una biancata: il mare calmissimo ci regala dei bei saraghi ma poi subito dopo vediamo galleggiare uno strano "lippu" e a seguire niente più pesci...
Decidiamo allora di andare nella baietta per pulire il pescato, fare il bagno e sopratutto tentare l'oratella!!
Per quest'ultima io innesco la cozza ad un terminale realizzato sotto consiglio di un amico genovese, mentre Francesco tenta nuovamente con la sua sarda 'nfitisciuta... Risultato? Alla fine dell'eviscerazione dei pesci, nessuno aveva preso nulla, cosicchè decidiamo di calarci in acqua ma prima consegno a Franz (il quale troppo pavido non ha voluto fare il bagno) un tentacolo di calamaro da innescare al posto della schifosissima sarda.... Il tempo di risalire in barca e lo ritroviamo con in mano una bella oratella!! A riprova che se avesse dato ascolto a noi fin dall'inizio, ora non staremmo qui a prenderlo per il culo come si deve!!

PESCA A FONDO 05/09/2012


Era da un sacco che non scendevamo in spiaggia per pescare e finalmente siamo riusciti ad organizzarci!! E lo abbiamo fatto in grande stile scegliendo di impiegare l'intera giornata per prepararci all'evento!!
In mattinata abbiamo dato un'ultima revisione ai terminali, tra cui quelli con il cavetto d'acciaio... Cavetto d'acciaio??? Si, perchè dove siamo andati a pescare non è raro che possano mangiare gronchi, serra o altri predatori di grossa taglia! E stasera ce ne renderemo tristemente conto... Ma questo lo leggeremo dopo...
Vado quindi a comprare un pò di esche: americano e muriddu come vermi (erano appena arrivati al negozio) e poi mi reco nelle pescherie per cercare le sarde... Nulla!! Tutte finite!!! Sarebbero arrivate (forse) nel pomeriggio ma noi non ci saremmo stati. Mi rassegno e prendo qualche calamaretto da innescare o intero o a tranci.
Nel primo pomeriggio partiamo per affrontare i 60 km che ci avrebbero portato a sud... molto a sud!!
Per strada (ebbene lo ammetto, ho preso la direzione errata per 2 volte, la prima perchè sovrapensiero, la seconda per iniziativa personale) abbiamo caricato anche lo zio, conoscitore della zona, che ci avrebbe portato su alcuni punti papabili.
Scegliamo la zona e ci avventuriamo a piedi per decretare il posto più adatto a calre le canne; c'era un piccolo canale che portava ad un bacino interno e lì ho subito pensato alle spigole... Percorriamo il muretto che delimita questo canalone 2 cose catalizzano la nostra attenzione: un vecchio intento a pescare e una bella figliola col costume giallo con gli slip un pò troppo calati... E sedendo e mirando, ecco il buon Andrea perdere uno dei suoi nuovi sandali nel canale, e giù a scollare santi perchè da lì a poco avrebbe dovuto immergersi nelle acque torbide di quel corso d'acqua!!
Mentre ci appropinquavamo lungo un paio di insenature interessanti, ma ricoperte di alghe spiaggiate, lo zio ci raggiuge dicendo di aver visto saltare un pesce enorme; e lo vediamo anche noi con i nostri occhi!!! Decidiamo quindi di sistemarci lì, nonostante vedessimo affiorare a riva degli scogli e quindi essere a rischio incaglio.
Gettiamo le prime canne innescate con i vermi e vediamo saltere, proprio vicino a noi, un grosso pesce (dalla coda un grosso carangide, ricciola o leccia non so) e subito prepariamo l'innesco al cavetto d'acciaio: un piccolo calamaro innescato intero...
Non succede nulla finchè da lontano non sentiamo un sibilo di frizione: qualcosa di grande e cattivo ha gradito le esche di Andrea, il quale non fa in tempo a regolare la frizione che si spezza il filo all'altezza della lenza madre!!
Decide anche lui di passare al cavetto d'acciaio innescato con un filetto di calamaro fatto flottare e illuminato da uno starlite.
In tutto ciò, mentre Anthony si distrae, la sua canna si piega quasi a metà per 3 volte, ma al recupero si rende conto che il suo terminale è stato tranciato a metà!! Ci sono cose grosse e molto arrabbiate!!! Per la cronaca, perderà 3 terminali questa sera, io solo 1 all'ultimo recupero.
L'unico pesce che giungerà a riva è un saraghello che ha gradito il mio innesco misto americano/muriddu, e nulla più.
La serata si è conclusa così, con le emozioni di qualcosa di grosso che potevamo portare a casa ma che ci ha fatto fessi usando la sua forza bruta. Spot da riprovare coscienti delle potenzialità... E voi che ne pensate?