TRAINA 20/09/09

Passata la festa patronale di San Giuseppe, si smaltiscono i vari pranzi e la cupeta con una bella battuta di traina in canoa!!
Il tempo sembra proprio bello, e nonostante un risveglio faticoso (le ore piccole dei giorni precedenti hanno contribuito) tanto che andavo girando dentro e fuori casa di Sandro inspiegabilmente con il cappellino in mano e gli occhi da film di zombie... A confronto, un tossico era più arzillo!!
Ma vabbè, una tazza enorme di caffè e l'entusiasmo per ciò che mi aspettava, mi hanno subito fatto riprendere!!
Intanto Sandro mi mostra la sua nuova crezione: un piombo con gancio, da 25 grammi, di forma affusolata (non più a bomba).
Arrivati sul posto, scesa la canoa in acqua, già dopo le prime remate in quel meraviglioso e calmissimo mare, filiamo il Tormentor nell'attesa di sentire il canto più melodioso dei sette mari.... Le sirene? Macchè, la frizione del mulinello!!
Canto che oggi tarda un pò ad arrivare... Ci iniziamo subito a chiedere cosa fosse che non andava, magari la velocità, o la profondità di traina o altri vari problemi assurdi o meno... Ma ecco che i nostri pensieri vengono interrotti da uno strike!! Un piccolo tombarello ci raggiunge a bordo...
La mattinata continua così, con poche emozioni e senza vedere alcuna aguglia saltare... Arriviamo dunque a Santa Caterina e scendiamo al nostro solito bar per un cornetto e il caffè, solo che oggi non arrivavamo a coprire il prezzo intero della consumazione e la proprietaria, ormai diventata nostra amica, ci abbuona l'eccedenza... Ah, 'ngarbata!!
Sotto un cielo che si faceva sempre più argenteo decidiamo dunque di provare almeno a superare il record di distanza e ci spingiamo qualche centinaio di metri oltre Lido Conchiglie e qui ci dà il benvenuto un paesaggio incredibilmente suggestivo, con le dune in primo piano e in lontananza l'alta scogliera inverdita dagli alberi; il tutto, associato al nostro movimento, dava un particolarissimo effetto ottico!! Spiaggiati su una parte di costa, ormai spoglia dei colorati ombrelloni estivi, facciamo qualche foto (non mancano i signori che, attirati dalle nostre prede, si avvicinano facendo domande interessate) prima di ripartire...
Appena lontani da lì, fa visita al nostro artificiale una figura pericolosa e non tanto voluta: una piccola e velenosissima tracina. Le manovre di slamatura, già rese più difficoltose dal fatto dello stare in canoa, dovevano anche essere eseguite con la massima cautela... Il momento si è risolto con uno spezzatino di parasaula!!
Nel tornare ci sorprende una lievissima pioggerella, ma il cielo su di noi, ancora senza nuvole, ci faceva stare tranquilli.
A poche centinaia di metri dall'arrivo, però, dalla nostra destra si stava minacciosamente avvicinando un nuvolotto nero nero, ma noi lo abbiamo snobbato perchè al nostro pesciolino si era attaccato un altro bel tombarello ed un secondo ci era sfuggito...
A riva ci intratteniamo con gli altri pescatori che avevano preso ben poco e intanto sistemiamo tutta l'attrezzatura con in sottofondo il rumore di un temporale che si avvicina lesto a noi; mancava solo di caricare la canoa sulla macchina quando una pioggia infinita si abbatte su di noi facendoci zuppi!! Inizialmente cerchiamo riparo in macchina, ma subito dopo decidiamo di affrontare il diluvio (il tutto mentre un tale su una imbarcazione rossa tornava velocemente sulla terraferma) per caricare la canoa e fuggire alle nostre dimore... Che giornata, partiti con il sole che ci asciugava i vestiti e arrivati con il temporalazzo!!!